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Norma CEI 79-3: le novità della nuova edizione 2024

Dal 1° gennaio 2025 è entrata in vigore la nuova edizione della Norma CEI 79-3-2024, la norma di riferimento nazionale per la progettazione, realizzazione, verifica e manutenzione degli impianti di allarme intrusione e rapina.

La Norma CEI 79-3 include un aggiornamento dei riferimenti normativi, in relazione alla serie EN 50131 che copre i requisiti per i sistemi di allarme a livello europeo. Ciò garantisce che siano conformi ai più elevati standard di sicurezza a livello internazionale.

La nuova norma introduce un metodo oggettivo e ripetibile per l’Analisi del Rischio, che permette di calcolare il livello di rischio in base a dati concreti forniti dal committente, come la struttura da proteggere, il valore dei beni e la percezione del rischio stesso.

Questo approccio ha diversi vantaggi: innanzitutto, consente di uniformare le valutazioni del rischio tra diversi progettisti, riducendo la possibilità di errori o discrepanze. In più, facilita il processo di responsabilizzazione del committente, che diventa parte attiva nella definizione del rischio e nella scelta del livello di protezione necessario.

Un’altra novità riguarda la possibilità di suddividere gli impianti in «sotto-impianti». Con questa modularità il progettista può sviluppare impianti più flessibili e adattabili alle specifiche esigenze del cliente. I sotto-impianti possono essere indipendenti tra loro oppure interconnessi.

La nuova edizione introduce un metodo tabellare unico per la progettazione, dettagliato e prescrittivo, che facilita il lavoro del tecnico nella scelta delle soluzioni più adeguate. Questo sistema inoltre permette di selezionare combinazioni più appropriate e di verificare fin da subito che il livello di prestazione desiderato sia raggiunto.

La norma CEI 79-3 definisce quattro livelli di rischio, che determinano i requisiti tecnici degli impianti:
  • Grado 1: livello basso
  • Grado 2: livello medio-basso
  • Grado 3: livello medio-alto
  • Grado 4: livello alto
Inoltre è stato introdotto l’Indice Integrativo di Sicurezza (IIS), un parametro opzionale che valorizza gli impianti che, pur offrendo lo stesso livello di prestazione, includono soluzioni tecniche aggiuntive che ne migliorano l’efficacia, ad esempio:
  • Sistemi di deterrenza, tra cui nebbiogeni e illuminazione speciale per scoraggiare le intrusioni;
  • Rivelatori aggiuntivi, che migliorano ulteriormente la sicurezza pur non essendo obbligatori.
Per garantire il corretto funzionamento degli impianti nel tempo, la norma stabilisce precisi protocolli di verifica iniziale e manutenzione periodica. Questi prevedono indicazioni dettagliate su come eseguire i test funzionali e procedure per documentare ogni attività di manutenzione, assicurando così la continuità delle prestazioni nel tempo.

Un ulteriore aspetto della Norma è l'introduzione di un Allegato Informativo che descrive le competenze richieste ai professionisti coinvolti nella valutazione del rischio, nella progettazione, installazione, nella manutenzione e riparazione di un impianto di allarme intrusione, indicando quale debba essere la formazione e l’esperienza minima necessarie per garantire interventi qualificati e conformi agli standard.

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